giovedì 31 gennaio 2008

Scontri polizia-cittadini a Marigliano

Qualche cumulo di spazzatura è stato rimosso, ormai però la vista di queste montagne non ci sorprende più di tanto, fa parte del paesaggio.
Ma c'è chi combatte ancora e la situazione non è per niente sotto controllo.

Potete vederlo qui sul blog di Nunzia Lombardi, polizia e cittadini gli uni contro gli altri.

Chi - nel modo giusto o sbagliato - obbedisce agli ordini da un lato, e chi - nel modo giusto o sbagliato - cerca di difendere la propria terra dall'altro. Pazzesco, siamo arrivati a questo punto.

M.S.

Chi è Francesco Marini

Francesco Marini, classe 1933 è nato all'Aquila e risiede a Roma.
Laureato in giurisprudenza, nella sua carriera è stato: sindacalista (CISL e ICFTU, CISL internazionale), funzionario della Cassa per il Mezzogiorno, Segretario organizzativo del partito della Margherita.
Iscritto alla Democrazia Cristiana dalla metà degli anni '50, ha militato nella "Sinistra Sociale".

Deputato nella XI, XII, XIII e XIV legislatura.

Durante l'ultimo Governo Prodi, è stato Presidente del Senato. Forse ricorderete che durante le consultazioni per l'elezione di Marini le difficoltà furono di forma, su "Franco" o "Francesco".
Adesso è affidato a lui il compito di traghettarci con un governo di "scopo" fuori da questo pantano. Incrociamo le dita.

M.S.

La spinta del Quirinale

Una chiara fotografia di quello che in questo momento si trova davanti il nostro paese l'ha fatta Giannini in un lungo editoriale su Repubblica.
Ne riporto le parti salienti.

La Repubblica italiana è nelle mani di un presidente saggio, competente ed esperto. Nelle parole pronunciate da Carlo Azeglio Ciampi due giorni fa al Quirinale c'era un giudizio, ma anche una profezia. Giorgio Napolitano l'ha inverata nel migliore dei modi. La soluzione scelta dal capo dello Stato per tentare di uscire da una crisi inedita e insidiosa è un capolavoro di equilibrio istituzionale e di buonsenso politico. L'"incarico finalizzato" a Franco Marini era scontato. Ma il presidente l'ha "vestito" di una solennità formale e di una utilità sostanziale che nessun partito può banalmente negare, e che ciascun cittadino può facilmente comprendere.

Intendiamoci: la missione affidata alla seconda carica dello Stato resta difficile [...]
Ma Marini ha il dovere di provare. E Napolitano ha avuto l'intelligenza di fornirgli una copertura, e il coraggio di indicargli un percorso.

[...]Il presidente del Senato è quasi una diretta emanazione del presidente della Repubblica, di fronte al Parlamento e di fronte al Paese. Dire no a Marini, nella situazione data, equivale a dire no a Napolitano. Questo conferisce all'incaricato tutta la forza dell'istituzione repubblicana. Non è affatto sicuro che basti, vista la linea frontista ormai assunta dalla Casa delle Libertà. Ma ancorché insufficiente, è una condizione necessaria almeno per avviare l'esplorazione.

[...]Prima della crisi del secondo governo Prodi, in Parlamento si erano aperti spiragli di dialogo tra le forze politiche per correggere quella scellerata legge elettorale. Dunque, prima di sciogliere le Camere e di rimandare gli italiani alle urne, la cosa più logica e giusta è verificare se non sia possibile provare a ricucire il filo spezzato del dialogo tra i poli. In Parlamento giace un "semi-lavorato", la prima bozza Bianco, sul quale era stata raggiunta una discreta convergenza trasversale. Tocca a Marini accertare se ci siano margini per ripartire da lì. Nessuno si fa illusioni.

Meno che mai lo stesso Napolitano, che non a caso sottolinea la dichiarata "indisponibilità" della Cdl a contemplare qualunque altra ipotesi diversa dalle elezioni anticipate. Ma con Berlusconi e i suoi alleati il presidente si toglie due sassolini, che pesano come due macigni. Il primo: lo scioglimento delle Camere non è una scelta ordinaria da assumere a cuor leggero, ma è l'atto straordinario e "più grave" che la Costituzione gli assegna, a maggior ragione se questa decisione avvenisse solo "a meno di due anni dalle ultime elezioni". Il secondo: il Quirinale rispetta tutte le posizioni, ma esige un analogo rispetto per le sue determinazioni, che nessuno è dunque autorizzato a liquidare come "dilatorie". Meno che mai la gioiosa macchina da guerra del Cavaliere, già lanciata in campagna elettorale.

[...]Sulla legge elettorale esiste una richiesta di referendum già "dichiarata ammissibile dalla Corte costituzionale". Anche in questo caso la "casta", per puro istinto di autoconservazione, non può ignorare le sane istanze di democrazia diretta che arrivano dall'opinione pubblica. Chi si assume la responsabilità di non tener conto di questa richiesta, riaprendo le urne con l'esecrato "porcellum"?

Per tutti questi motivi, un governo Marini creato con l'unico scopo di varare una riforma verrebbe incontro a un oggettivo interesse del Paese, e non a un soggettivo bisogno del centrosinistra. [...]

Ma come ha spiegato Walter Veltroni, tra un governo di legislatura e lo scioglimento immediato delle Camere con il voto in aprile c'è una possibile alternativa "minima": coronando con un successo il tentativo Marini, e correggendo subito la legge elettorale, si potrebbe portare il Paese alle urne a giugno. La differenza sarebbe solo di due mesi, non di due anni.

Questi argomenti, purtroppo, non sembrano sufficienti a convincere Berlusconi. Il Cavaliere, grande semplificatore e grande populista, non ha voglia di sciogliere i nodi con la fatica del confronto, che Norberto Bobbio considerava il dovere della democrazia. Lui i nodi preferisce tagliarli con la spada, magari attraverso il lavacro di un bagno di popolo..

L'incapacità di spostare la propria percezione del tempo nel futuro, ma di esaurire tutto nell'ebbrezza panica del presente, del qui e ora, del tutto e subito. Per questo, molto probabilmente, Marini fallirà, e gli italiani torneranno molto presto alle urne. La soluzione più semplice per la destra. Ma anche la meno utile per il Paese.

martedì 29 gennaio 2008

Governo Tecnico

Il Capo dello Stato Napolitano finita la consultazione con i capigruppo parlamentari, si appresta a parlare con Cossiga, Scalfaro e - il suo predecessore - Ciampi. Tutti e tre si sono trovati nella sua medesima condizione, decidere fra governo "tecnico" e scioglimento delle Camere con elezioni anticipate.

Ma cos'è un governo tecnico? Brevemente, è un esecutivo, un governo, formato da Ministri non parlamentari. Sono esempi di governi tecnici quello Amato o quello Ciampi dei primissimi anni '90, quest'ultimo fu definito proprio per com'era composto e formato "governo dei professori".

La funzione di un governo tecnico è quello - ora come allora - di traghettare materialmente il Paese verso l'approdo (più) sicuro di Riforme che il litigioso Parlamento o il frammentato Esecutivo, non sono riusciti a fare. Il tutto magari in procinto di passare la parola al popolo con il Referendum.

In questo caso la situazione "tipo" e quella reale coincidono.

Cosa succederà adesso? Mi auguro che Napolitano scelga per il governo tecnico. Le due coalizioni e i singoli partiti hanno una visione distorta del futuro del Paese, filtrata dalla possibilità di sedere a quelle poltrone.

M.S.

Giro di boa


"L'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente" mentre la coda di questa canzone bellissima di Jovanotti va avanti e invade la stanza e i miei pensieri, rifletto un pò su questo periodo. Mi piace. Mi sveglio la mattina e ho mille cose da fare, tanti progetti in cantiere, molte persone da sentire e vedere nel corso di una giornata, che ahimè è e rimane di 24 ore.
Arrivo alla sera stanca, davvero stanca e questo non mi dispiace.
La giornata è stata vissuta fino e in fondo. Mi stropiccio gli occhi e tiro un pò il fiato, mi guardo alle spalle e ci son state sorprese, sorrisi, pensieri, ricordi - e in più - i miei progetti hanno fatto un piccolissimo e impercettibile passo in avanti, ed io con loro.

sabato 26 gennaio 2008

Perchè Referendum? Perchè Legge 40?

Gli ultimi post che ho scritto riguardano i Referendum e la Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, perchè la mia Tesi di Laurea è proprio su questi due argomenti insieme.
Il Potere dei Referendum, fra democrazia diretta e rappresentativa. Il caso del referendum sulla fecondazione assistita.

M.S.

Ps ho un post in sospeso a riguardo.

venerdì 25 gennaio 2008

Caduto, Caduto.

Esitava da sempre. Traballava da un pò.
Ma adesso che è caduto non ci sarà nessun topino.


M.S.

giovedì 24 gennaio 2008

Legge 40 Sulla Fecondazione Umana Assistita

Proprio non mi piaci e non mi sei mai piaciuta.
Ma adesso pare che qualcosa si muova.
Anche il Tar del Lazio è d'accordo.

Ps Prometto un approfondimento sul tema al più presto.

M.S.

mercoledì 23 gennaio 2008

Bee Movie

Secondo le leggi dell’aeronautica le api non dovrebbero volare, il loro corpo è tropo grassoccio per le piccole ali, eppure da milioni di anni continuano a planare di fiore in fiore; “perché alle api non interessa quello che gli umani ritengono impossibile”.

Il protagonista del nuovo film d’animazione Bee Movie è Barry, un ape neo-laureata con i capelli a spazzola e gli occhioni azzurri, che percepisce come oppressiva la perfezione e la metodicità del suo alveare, così si spinge al di fuori. Scopre che gli esseri umani vendono e mangiano il miele delle operose api.

Aiutato da una fioraia di Manhattan, Vanessa, porta il genere umano in tribunale e vince la causa, ma tutto l’ecosistema ne subisce le conseguenze. I fiori muoiono e le api si lasciano andare all’ozio. Barry si renderà conto che anche il più piccolo dei lavori, se fatto bene, porta ad un grande risultato.

Il nuovo film della DreamWorks nato dai creatori di Shreck e Madagascar è carico di morale e significato. Bee Movie ricalca la storia di Davide contro Golia, e ci ricorda di aver rispetto per l’ambiente. Forti anche la solidarietà al gruppo e alla comunità.

Il mondo nero e giallo non è mai stato così affascinante, l’animazione ci permette di vedere il mondo con gli occhi delle api, tutto appare enorme e si muove velocemente. Apprezzato da un pubblico trasversale e dalla critica, il mondo delle api vi aspetta al cinema al motto di “nero e giallo… vero sballo!”.

lunedì 21 gennaio 2008

American Gangster

American Gangster è un film di due ore e quaranta, ma l’intervallo arriva inatteso e ti coglie impreparato. Un film d’azione nel quale a distanza si contrappongono due figure speculari, il gangster di classe, legato alla sua famiglia, flemmatico, rispettato da tutti dentro e fuori la sua Harem; e il poliziotto alle prese con il divorzio e l’affidamento del figlio, a cui la sua vita sfugge di mano.

Fino alla fine del film i tuoi uomini sono due compartimenti stagni. Nelle ultime battute il ganster rivolge al poliziotto la sua frasetta ironica “Sei un amico” e fra i due inizia una sinergia forte proprio quanto i due mondi a cui appartengono sono lontani. Il paradosso è trovarsi neanche alla metà del film a stare dalla parte di questo gentelman del narcotraffico. Denzel Washington che sullo schermo è Frank Lucas, il gangster, è perfetto in questo film diretto da Ridley Scott che sfrutta proprio l’espressività del suo volto impassibile. Russel Crowe, l’ex Gladiatore, è invece Richi Roberts nel ruolo del poliziotto incorruttibile.

Le scene del film trovano posto su e giù per l’America, Bronx, Harlem, North Carolina. Un’America alle prese con la guerra in Vietnam e tutti gli interessi che gli gravitano intorno, fra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ‘70. La violenza è misurata e l’elemento di illegalità attorno a cui ruota tutto il film è la droga, un affare sia per la malavita che per alcuni poliziotti. Per questo poteva avere un non so che di già visto, invece American Gangster trova una sua collocazione originale e appassionante.



domenica 20 gennaio 2008

Immobilismo

Stamattina un'amica sarda mi ha chiamato "mi dispiace che la vostra situazione sia questa, e mi dispiace ancor di più di quello che a Cagliari è successo all'arrivo delle navi dalla Campania, ne sono mortificata". Pensate un pò come sono i sardi...

Nel frattempo miglioramenti non ne ho visti. L'aria è satura, la gente copre le strade di sacchetti anche le carreggiate per far sì che qualcosa si muova, i servizi in tv cominciano a scarseggiare, a Palazzo San Giacomo chiacchierano e da più parti ho visto una scena singolare: cassonetti vuoti incastonati in sacchetti sudici ma colorati. Un gioiello? Un esempio di arte contemporanea?

Nel frattempo io che mi trovo in una strada ai confini fra due paesi uno più disgraziatamente pieno di spazzatura dell'altro, mi carico i miei sacchetti - anche quelli della differenziata - in macchina) e li butto
a) dove ci sono i contenitori per la raccolta differenziata
b) in un comune vicino al mio, Marano, che si è dotato da un anno di una piccola ma funzionale discarica e non ha vissuto (come noi) il dramma del diluvio di monnezza.

La porto lì e l'affido all'amministrazione maranese, così posso centrare il bidone e ripassarci dopo una settimana: non troverò il mio sacchetto ancora lì ad aspettarmi.


M.S.

venerdì 18 gennaio 2008

Safari: Bentornato Lorenzo

Oggi finalmente esce l'atteso album "Safari" di lorenzo Cherubini, più conosciuto come ragazzo fortunato, Jovanotti.
XL propone un ascolto in anteprima delle 12 tracce,
personalmente mi piacciono molto "A te", "Dove Ho Visto Te", "Come Musica".
E trovo fantastica "Fango" con cui ha lanciato l'album. Adoro la collaborazione con i Negramaro in "cade la pioggia".
Un assaggio e ho già l'acquolina.
Bentornato Lorenzo.
M.S.

giovedì 17 gennaio 2008

Pronti al voto?

Se non si sciolgono le Camere e se il parlamento non decide di discutere e legiferare in materia di Riforma elettorale, fra pochi mesi ci ritroveremo alle urne per votare i tre referendum.
In sordina a metà dell'anno scorso il fronte Segni e co. si è messo in moto, la raccolta di firme sul filo del rasoio si è conclusa nel mese di luglio 2007, quando ormai molti non ci speravano più.
I quesiti sottoposti alla Corte Costituzionale hanno ricevuto il via libera in tempi stretti come un pomeriggio. E adesso? adesso si aspetta la campagna elettorale-referendaria, sempre che il traballante governo non cada sotto la spinta di emergenze e ex Ministri.
Staremo a vedere.

Nota dell'autore: La mia è una particolare inclinazione ai referendum, tema su cui ho scritto la mia tesi di laurea.

M.S.

mercoledì 16 gennaio 2008

Clemenza

Sono mesi che il Dicastero di grazia e Giustizia è nell'occhio del ciclone. Adesso indagano per concussione la moglie di Mastella e lui "getta la spugna". Da più fronti e in più occasioni molti avevano auspicato le sue dimissioni, adesso tutti sembrano essere pro-clemente.
Se ne vada, se ne vada pure e porti i saluti a sua moglie e a tutti i parenti che in un modo o nell'altro ha ficcato nella pubblica amministrazione.

M.S.

domenica 13 gennaio 2008

Non ti muovere

Fermi, immobili, cristallizzati.
I miei pensieri sono così ora.
Nell'improvvisa nitidezza di ricordi non miei posso accorgermi e ricredermi.
Anche se c'è pioggia dobbiamo trovare in noi il sole.
Perchè anche se cala la notte è sempre nulla in confronto all'oscurità che ci sfiora.

Parliamo di monnezza ascoltando musica

Quando si spegneranno i riflettori, le telecamere andranno via, i reporter torneranno nelle loro città, cosa succederà alla città di Napoli e a tutta la Campania?
Di sicuro non smetterà di esserci il problema dei rifiuti.

Tiriamo le somme su quello che è accaduto nelle ultime settimane e riflettiamo insieme sulla questione. Invece di tamponare un'emergenza e aspettare la prossima alluvione di spazzatura che farà di certo meno notizia di quella che stiamo vivendo, cosa possiamo fare di concreto?

Di questo e di altro ancora parleremo nella puntata di domani (14 Gennaio 2008) del workshow, la diretta di Radio F2 dalle 15 alle 17.

Speaker: Marianna Sansone; Fonico: Brunella Imparato

Per interagire:

Mail redazione@radiof2.unina.it

Telefono 081.25.35853

sabato 12 gennaio 2008

"S" come sole (eh?!)

E' tornata la Ruota della fortuna, ma senza Mike Bongiorno. Già a questo punto potrebbero cambiare nome al programma, ma c'è dell'altro. Lo storico programma di Canale 5 è in prima serata da Enrico Papi e la biondona Victoria Silvstedt.
Le perplessità aumentano ma c'è ancora dell'altro, i concorrenti stavolta giovani, carini, - televisivi và - scelgono la consonante da cercare nelle sibilline frasi (come titoli di canzoni e cose simili) sul tabellone ora digitale collegando la lettera agli animali quando vogliono essere particolarmente forbiti.
"M" come mam-ma, "S" come so-le, e via dicendo...
Povero Mike, povero Mike! Chissà che ne pensa...


M.S.

giovedì 10 gennaio 2008

Vorrei ma non posso

In questi minuti un corteo non autorizzato si sta mettendo in marcia da Piazza del Gesù per manifestare sulla "Emergenza" rifiuti. E' formato da ragazzi delle medie e delle superiori, che erano già in fermento da giorni sulla questione.
Numerose regioni italiane hanno detto "no" a smaltire parte dei rifiuti dell'emergenza campana. Capofila delle regioni pro aiuto, fosse solo con un "ni" la Sardegna.

Vorrei ricominciare a scrivere di libri, film e cose varie, ma come si fa davanti a questo scempio?

M.S.

Ps Una domanda: Nei panni del Veneto, o dell'Umbria - per non far sempre riferimento alla Lombardia - li prendereste i rifiuti campani?

Un'assenza spaventosa

Ministro degli Interni (che è un signor Dicastero!), uomo dalla fervida cultura politica e dalla sconfinata esperienza, Giuliano Amato, rispetto alla spaventosa e vergognosa situazione napoletana è stato completamente (mediaticamente) assente.
L'unico trafiletto lo si legge oggi, in questi minuti:

Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha convocato per domani mattina al Viminale una riunione con il Capo della Polizia, il Comandante generale dei
Carabinieri e il Direttore dell'Aisi per una valutazione della situazione dell'ordine pubblico a Napoli e in Provincia. Il ministro ha intanto inviato a Napoli il Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e ha ribadito la sua vicinanza a tutti gli uomini impegnati in queste ore a fronteggiare l'emergenza.
Da Repubblica.it.


E questo rimarca ancor di più la sua assenza, nonostante la carica di cui è investito. Che delusione.

M.S.



mercoledì 9 gennaio 2008

Ezio Mauro sì, gli altri no

Il direttore di Repubblica Ezio Mauro si è recato a Pianura, dove in queste ore c'è il fulcro dell'emergenza. E questo è il suo dettagliato e spaventoso Reportage.

martedì 8 gennaio 2008

Dimissioni

Voglio anche io le dimissioni di quest'uomo. E' dal 1993 che rimbalza da palazzo San Giacomo alla Regione Campania e non ha risolto nulla. Ora basta, anche lui nei rifiuti. Tanto ormai.

M.S.

domenica 6 gennaio 2008

Degrado

Degrado civile e ambientale. E noi ci stiamo abituando sempre di più a dribblare cassonetti colmi rovesciati, a tapparci il naso al primo sentore di bruciato. E' questo il vero guaio. Da qui alle ennesime manifestazioni di folklore con i manichini impiccati il passo è breve. Il Sindaco - a cui a sorpresa i napoletani hanno rinnovato la fiducia - si preoccupa di ricevere fischi o applausi e promette che andrà nei luoghi in cui c'è guerriglia. No Sindaco, il futuro non è proprio il tempo appropiato per questa città, ancor meno per questa situazione. Adesso va fatto qualcosa. Per esempio lasciate i vostri incarichi, non siete all'altezza. Sono vent'anni che in tandem con Bassolino sedete su quelle comode poltrone e abitate alle zone alte, dove tutto è pulito e dove si vede il mare.
Lasciate perdere anche i commissari speciali, neanche Bertolaso ha potuto far nulla.
In tutto il tempo in cui siete stati impegnati ad organizzare Piedigrotte e Presepi avreste potuto avviare una civilizzazione seria della popolazione che risiede e respira e mangia veleno, su queste terre. Non avremmo bisogno di inceneritori o discariche se riuscissimo a separare all'origine i rifiuti e ad avviarli ad uno smaltimento ecosostenibile come fanno i Paesi civili. La massa di rifiuti ne uscirebbe ridimensionata e potremmo combattere questo velo nero e silenzioso che si sta stendendo su di noi. Le cifre riguardanti le malattie come il cancro e le malformazioni dei feti sono in vertiginoso aumento. Tutto questo non fa paura?
Ho letto un lungo articolo di Roberto Saviano su Repubblica, ne riporto qualche stralcio.


È UN territorio che non esce dalla notte. E che non troverà soluzione. Quello che sta accadendo è grave, perché divengono straordinari i diritti più semplici: avere una strada accessibile, respirare aria non marcia, vivere con speranze di vita nella media di un paese europeo. Vivere senza dovere avere l'ossessione di emigrare o di arruolarsi.[...]
Si muore di una peste silenziosa che ti nasce in corpo dove vivi e ti porta a finire nei reparti oncologici di mezza Italia. Gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che la situazione campana è incredibile, parlano di un aumento vertiginoso delle patologie di cancro. Pancreas, polmoni, dotti biliari più del 12% rispetto alla media nazionale. La rivista medica The Lancet Oncology già nel settembre 2004 parlava di un aumento del 24% dei tumori al fegato nei territori delle discariche e le donne sono le più colpite. Val la pena ricordare che il dato nelle zone più a rischio del nord Italia è un aumento del 14%.


M.S.

mercoledì 2 gennaio 2008

Avete visto il 1°gennaio?

Un giorno che si passa in preda al sonnambulismo, lo sbadiglio sfrenato e la digestione lenta del cenone: il 1° gennaio. Stentiamo a riconoscerci nelle foto della sera prima, trasfigurati dalla stanchezza e dal ripetere troppe, troppe volte, senza che questo passi per il nostro cervello o per le nostre reali intenzioni, buon anno, buon anno anche a te e alla tua famiglia,
buon anno a voi.
Ma poi quale anno?
mmm... il 2008, giusto.
Buon Anno.

M.S.