lunedì 31 marzo 2008

Manifesto ammiccante, ti aspetti che si rida, sorrida, per passare una serata diversa. Mentre vedi Grande, Grosso e... Verdone rimpiangi Bianco, Rosso e Verdone di tanti anni prima.

Quei personaggi erano insoddisfatti, sfortunati, stereotipi di un modello italiano di
(in) successo, ma non patetici e privi di originalità nonchè spessore come quelli dell'ultimo film firmato da Verdone.
Non si ride nè si sorride.
I tre episodi si aprono e si chiudono senza intrecciarsi. I primi due sono tristi e brevi, il terzo e più lungo, a metà fra Viaggi di nozze - sempre di Verdone - e i cine-panettoni degli ultimi anni.

Una famiglia romana va a Taormina per ritrovarsi. Madre, padre e figlio adolescente. Sono personaggi che abbiamo già visto, l'unica differenza è che lì lo facevano strano. Stereotipi già visti, anche con gli stessi attori, Carlo Verdone e Claudia Gerini.
La rivisitazione sta nell'aggiungere elementi che per forza di cose erano assenti negli scorsi film, le videocamere per ogni minimo evento meglio se costruito, telefonini e bizzarre suonerie annesse, reality e tutto l'inventario della televisione trash.
Grande spazio in questo film anche per il denaro e la prostituzione, meglio se intrecciati fra loro.

Se avete resistito alla tentazione di vederlo fino ad adesso, non mollate, glissate a favore di altre pellicole.

M.Sans.

giovedì 27 marzo 2008

Milano, Rho, Magenta... Un anno dopo

Posto questa cosa che ho scritto esattamente un anno fa.

Mi strappa anche un sorriso leggerla, sembra un'altra vita a guardarla adesso. E' la mia città di cui parlo, ma a parte questo non provo nostalgia.

Questo post è un estratto di un vecchio blog che mi chiesero di curare per il forum non ufficiale della facoltà. In questo Diario di bordo ho descritto l'ultimo percorso verso la laurea, difatti si chiamava "Spingersi più in là ed afferrare un sogno: la laurea". Con questo blog è nata LeMilleBolleBlu.

Son tornata, non per il motivo, che io avrei voluto ma son tornata. Quel cartellone blu, rettangolare con la scritta in bianco "Novara" per me, è diverso da tutti gli altri.

Ho lasciato davanti alla porta dell'Eurostar Napoli e adesso sono qui - mi son detta - mentre l'aria frizzante della sera mi pungeva le guance.
Prendo il mio bagaglio leggero e scivolo via, sottopassaggio, e poi di nuovo fuori. Lì, mentre aspetto che arrivi l'autobus numero 7 mi viene in contro sorridente un bimbetto di colore con gli occhi grandi, mi saluta, gli sorrido.
E' il mio "benvenuta".
Non sono stanca, non mi hanno stremato le 7-8 ore di viaggio, anzi, più mi avvicino alla meta e più mi sento forte e decisa, più mi sento meglio.

Abbandono l'autobus e imbocco il divieto d'accesso, salgo i 4 piani e il calore dei termosifoni centralizzati si fa sempre più forte, acuito dalla fatica. Arrivo sulla porta decorata con il decoupage, sorrido di nuovo, può essere solo sua questa porta.

Apre, ha gli occhi felici, gli inconfondibili capelli rossi e la voce squillante. Mi abbraccia con il braccio "buono" quello sinistro. Io tiro un sospiro di sollievo, finalmente la vedo, vedo lei, il suo stato d'animo, la sua enorme ferita chiusa da 48 graffette, che orgogliosa subito mi mostra. Posso esserci, essere il suo braccio destro, la sua confidente negli attimi di sconforto, posso farla sorridere. Essere amica, figlia e nipote. Almeno per un pò.
"Comme staje?"
"...Ora sto meglio zia...".

Tanto gentile e tanto onesta pare...

Cappottino grigio, capelli raccolti e mani giunte per la First lady francese, Carla Bruni, al cospetto dei sovrani d'Inghilterra.
Qual'è il messaggio subliminale?

lunedì 24 marzo 2008

Mettiamoci la pancia

Ma anche tutto il resto quando si parla di legge 194 (www.nontoccarla.it).
La 194 non si tocca.
Semmai dobbiamo rivedere una legge, quella è la 40 sulla fecondazione umana assistita, che fa acqua da tutte le parti, è solo un groviglio di divieti e ostracismi. Dalla sua entrata in vigore sono solo aumentate le gravidanze plurigemellari ed è diminuita l'efficacia della tecnica (fonte Ministero della Sanità, luglio 2007).
Mi chiedo, chissà quanti bambini fortemente desiderati non sono nati, non lo sapremo mai.

Federconsumatori

Due link interessanti da Federconsumatori: "Di fronte a questa tragedia, in Italia, non esiste più il nord, il centro e il sud. Siamo tutti napoletani" qui e "oltre all'ambiente risparmi per almeno 1.2 miliardi di euro" qui.
Inserisco fra i preferiti.

domenica 23 marzo 2008

Le poesie di Massimo

Enzo Decaro, amico e collega del compianto Massimo Troisi, ha messo in musica 12 poesie scritte nel 1975. Un modo per ricordare un napoletano che non dimenticheremo mai.


"A volte i versi gli venivano di getto, altre volte preferiva tornarci su per conto suo, li cancellava, li correggeva, me li rimandava. E io a lui, all'infinito. Ho conservato queste nostre carte per così tanto tempo; poi, improvvisamente, è accaduto un piccolo episodio, qualcosa che mi ha fatto cadere addosso la necessità di affrontare quel capitolo della nostra vita. Ho sentito l'urgenza di rendere nota una pagina importante e ancora inedita della carriera artistica di Massimo. Per me è stato un po' come finire "un compito di testimonianza" di cui sono solo per caso il protagonista di servizio, il tramite per offrire al pubblico, soprattutto a quello più giovane, le prove del grande valore poetico di Massimo. Quello venuto fuori completamente con Il Postino".


Qui trovate la commossa intervista a Enzo Decaro che chiude così:
"Adesso, con queste canzoni, attraverso un percorso circolare e perfetto, si è finalmente chiuso in cerchio il ciclo poetico di Massimo".


Rai analogica

La Rai non è sinonimo di avanguardia e nuove tecnologie. Alberto Contri di RaiNet se ne va sbattendo la porta e lasciando un dossier spigoloso.

domenica 16 marzo 2008

E' quello che pensavo

L'Italia non deve partecipare alle olimpiadi di Pechino.
Sono d'accordo con Grillo al 100% su questo.

sabato 15 marzo 2008

Invito

Volevo postare una cosa simpatica, ironica, poi mi sono imbattuta nel blog di Franco Mennitto, e in Lucia, una donna che la settimana scorsa si è data alle fiamme a Taverna del Re, e allora vi invito a leggere l'articolo di Franco. Non c'è altro da dire.

venerdì 14 marzo 2008

E lasciateci scaricare...

Il Garante della privacy contro chi controlla le reti peer to peer.

Il segreto genetico del San Marzano

Adesso che conosciamo il gene che da la forma al pomodoro smettiamola con l'anguria a forma di cubo.

Decisione difficile

Sarò all'antica, ma caro Pier (con "r" rigorosamente rullante") conosciamoci un pò,
prima di sposarci.
Per adesso stampo questa istanza di matrimonio poi rifletto un pò su come farmi piacere tuo padre, perchè tu, dopotutto non sei così male.

A presto,
M.

giovedì 13 marzo 2008

Chest è a terra mia

Ancora Raffaele.

Grazie Raffaele, Grazie ragazzi.

Per chi non lo sapesse martedì è stato un grande giorno per più di un motivo.
In studio a Radio F2 abbiamo avuto Raffalele Del Giudice di Legambiente Campania, che conoscerete per la sua impresa "cinematografica": Biùtiful Cauntri.
Lui è il signore che denuncia la perdita di dignità nella regione, è quello che si mette il cappellino alla rovescia e va a scovare i cumuli di amianto.
Quel signore con gli occhiali è molto di più di questo. Una persona straordinaria che "organizza la speranza" e crede che nulla sia perduto irrimediabilmente.
Un uomo che ci ha dato tanto in così poco e verso cui provo un'immensa stima e riconoscenza.

Grazie Raffaele, a nome mio e dell'intera squadra di Notecologiche, grazie di averci dato questa forza di voler cambiare le cose, di continuare.
E Grazie squadrone ecologista, insieme siamo di più della semplice somma.

M.

domenica 9 marzo 2008

Meta-blog

C'è anche Grillo nella classifica dei blogger più potenti del mondo, esattamente al nono posto.
E' stato definito "una farsa con la quale si deve fare i conti".
Chissà se è rimasto perplesso quanto me.

sabato 8 marzo 2008

Favolosa...

Ho trovato il testo completo di questa canzone, a dir poco favolosa, qui l'interpretazione magistrale di Massimo Ranieri. Questa è una di quelle canzoni mutuate dalle preferite di papà.

Charles Aznavour

L'Istrione


Io sono un istrione,
Ma la genialita'e' nata insieme a me,
Nel teatro che vuoi
Dove un altro cadra', io mi surclassero'.

Io sono un istrione,
Ma la teatralita' scorre dentro di me
Quattro tavole in croce
E qualche spettatore, chi sono lo vedrai
Lo vedrai...

In una stanza di tre muri tengo il pubblico con me,
Sull'orlo di un abisso scuro
Col mio frak e con i miei tics,

E la commedia brillera',del fuoco sacro acceso in me
E parlo e piango e ridero'
Del personaggio che vivro'.

Perdonatemi se, con nessuno di voi
Non ho niente in comune,
Io sono un istrione a cui la scena da'
La giusta dimensione.

La vita torna in me,
Ad ogni eco di scena che io sentiro',
E ancora moriro' di gioia e di paura
Quando il sipario sale,
Paura che potro'
Non ricordare piu' la parte che so' gia'
Poi, quando tocca a me puntuale sono la'
Nel sogno sempre uguale... uguale.

Io sono un istrione
Ed ho scelto ormai la vita che faro',
Procuratemi voi sei repliche in citta'
Ed un successo faro'

Io sono un istrione
E l'arte, l'arte sola e' la vita per me
Se mi date un teatro e un ruolo adatto a me
Il genio si vedra'... si vedra'...

Con il mio viso ben truccato e la maschera che ho,
Sono enfatico e discreto versi e prosa vi diro',
Con tenerezza e con furore,
E mentre agli altri mentiro'
Fino a che sembri verita' fino a che io ci credero'

Non e' per vanita'
Quel che valgo lo so' e ad essere sincero
Solo un vero istrione e' grande come me
Ed io ne sono fiero...

Sorprese positive

Giornata infernale quella di ieri, per me.
Arrivata a mezzogiorno ero già stremata, in 24 ore faccio molto spesso tutte le cose che le altre persone con ritmi più lenti fanno in una settimana.
Tralasciamo la pioggia battente sulla penisola, tralasciamo traffico e condizioni dei mezzi pubblici con la pioggia, tralasciamo il dilatarsi impressionante dei tempi per gli spostamenti. Tralasciamo il fatto che ho preso nell'ordine, auto, metro, funicolare e tram con lunghi tratti a piedi fra pozzanghere e automobilisti irrispettosi della vulnerabilità e della mancata impermeabilità dei poveri pedoni.
Fatto un enorme tragitto, un prelievo al mattino presto, e con davanti altre mille cose da fare, decido - perchè a volte mi rendo conto di essere fin troppo stakanovista - di allungare un pò il mio già lungo e tortuoso persorso per andare in radio. Non si sa mai che ci sia bisogno di qualcosa.

Mi addentro per i viottoli, attraverso il cortile, scendo nei sotterranei, varco la porta blindata e qualcosa in quel che vedo mi ripaga della fatica, del mal di testa, delle mille mail, del mio darmi da fare in un sol colpo.
I miei amici/colleghi stanno lavorando ad un promo per il nostro progetto, in maniera determinata, veloce e soprattutto dimostrando di essere un gruppo, unito.
Questo sì che mi piace ragazzi.

M.

Dolce Pasqua con l'Ail

Avete tempo oggi e domani per comprare le uova di Pasqua dell'Ail e sostenere la ricerca contro le leucemie, il linfomi e i mielomi.
Non sarà difficile trovare i 16.000 volontari nelle 3500 piazze italiane.
Nell'edizione 2007, la quattordicesima, sono stati raccolti 5.324.698,78 euro.

martedì 4 marzo 2008

Biùtiful Cauntri: un necessario pugno allo stomaco

Biùtiful Cauntry è una medicina necessaria, da far prendere a più persone possibile. Amara, dura da mandar giù, e con effetto non immediato, ma indispensabile.

Questo documentario vi farà star male, vi farà arrabbiare - di più incazzare - ma dovete vederlo perché, com’è negli intenti di chi lo ha realizzato, bisogna incanalare la rabbia e la speranza per ottenere dei risultati. Se Raffaele Del Giudice, Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero (senza contare tantissime altre persone) hanno filmato e sono arrivati fin dove l’aria è irrespirabile fino a farli vomitare, allora non tutto è perduto.

Questo documentario di 83 minuti racconta una realtà che molti sanno, che alcuni vivono sulla propria pelle e tanti fanno finta di non conoscere. “Biùtiful Cauntry non è la sola Campania, ma tutto il Paese” dice Andrea D’Ambrosio. Ben 40 sono le discariche abusive nella zona fra Acerra, Qualiano, Giugliano, Villaricca. Una zona una volta fra le più fertili è stata trasformata con anni di sversamenti illegali di sostanze tossiche e una cattiva gestione del ciclo dei rifiuti in uno scempio ambientale, dove i capi di bestiame muoiono e i contadini per dignità buttano la loro frutta ma non la portano ai mercati. È questa “rete degli umili” che Biùtiful Cauntry vuole mettere in moto, quella delle persone dotate di “precisione, profondità e dignità” come dice Raffaele Del Giudice, il protagonista di questo documentario, che continua “abbiamo la responsabilità della fiducia che la gente ha riposto in noi, dobbiamo continuare perché in questa direzione possiamo farcela”. Del Giudice è il presidente di Lega Ambiente della Campania, il suo o per meglio dire, il loro, vuole essere un “atto d’amore”. “Non esiste nulla di irrecuperabile, un filo di paglia solo è inutile ma se si intreccia con tanti altri diventa una corda” ed è questo il fine ultimo: organizzare la speranza.

M.S.

(notecologiche.blogspot.com)

sabato 1 marzo 2008

Le scuse di Grillo ai Napoletani

Le trovate qui. Fanno un pò da balsamo, non c'è che dire.

Estratto di Biùtiful Cauntri

Ogni volta che lo guardo mi vengono i brividi.
Questo documentario va visto integralmente, il 7 marzo sarà presentato al Modernissimo.
Non mi stancherò di scriverlo.
Qui un pezzetto del documentario da youtube, guardatelo e ditemi che cosa ne pensate.

Alcuni sì altri no

Un'ennesima morte bianca,
perde la vita nel porto di Genova Fabrizio Cannonero: quarant'anni, con un bimbo di 4, conviveva da 12 anni con la sua compagna.

Non mi soffermerò su questa inutile strage che si perpetua nei nostri cantieri, nei nostri opifici ecc. E' un altro il punto su cui voglio riflettere.
Fabrizio conviveva con la sua compagna, con la madre di suo figlio, e lei adesso non avrà diritto alla pensione di reversibilità, tanto per fare un esempio pratico e banale.

Che qualcuno adesso vada da Casini e company, "onorevole, presidente - quel che è -adesso ci chiarisca una cosa, come si fa per questa famiglia orfana di padre? O non è famiglia perchè non è celebrata dal matrimonio?"

I parlamentari hanno diritti per i loro conviventi, i cittadini no. Allora la differenza vera sta nei privilegi parlamentari, veri e propri pacs validi solo per loro.
E tutti gli altri? Pazienza.

Sommersa dall'immondizia è la piazza d'Italia

Ezio Mauro di nuovo per l'emergenza rifiuti in Campania.
Dov'è la notizia, l'elemento di novità in tutta questa fetida vicenda? Il caso penale e giudiziario che pesa sul governatore Bassolino. Mi chiedo per quale motivo lui, la giunta e il sindaco sono ancora lì. E la lettera minuscola alle loro cariche è decisamente d'obbligo.

Ma è inutile pensare che sia Napoli il perimetro esclusivo di questa crisi, in una sorta di razzismo politico che assolve lo Stato. Se nel mondo è sotto accusa l'immagine d'Italia, bruciata dentro quei cassonetti, è un'intera classe dirigente nazionale che deve sentirsi alla sbarra. L'emergenza rifiuti in Campania dura da troppi anni, ha attraversato giunte e governi di ogni colore, ha contato sul tirare a campare di tutti, sulla sottovalutazione di ognuno, fino a scoprire alla fine che la saturazione cieca delle discariche non consente nemmeno più di nascondere i rifiuti come si è fatto fino a ieri, e oltre al buco nient'altro è stato progettato. Ma quando l'immondizia occupa strade e piazze per due mesi, corrompendo una grande capitale europea, allora è il sistema che fa bancarotta, è il Paese sotto scacco, non un comune o una regione.

In questo senso l'emergenza rifiuti è un attacco al cuore dello Stato, perché mette a nudo la sua impotenza. Sommersa dall'immondizia è la Piazza d'Italia. E dunque, mentre diventa un caso penale, lo choc dei rifiuti non può non diventare un caso politico. Se la vicenda ha questa portata, qualcuno - più simbolicamente esposto - deve assumersene il peso e il carico davanti alla pubblica opinione, anche al di là delle sue colpe specifiche, per far capire ai cittadini che la politica è anche responsabilità e sa pagare i suoi prezzi. Sono le ragioni per cui Antonio Bassolino deve dimettersi.